Prima Vera
Le foglie son molte sugli arbusti,
ne cade una, ed è autunno;
chi la nota, l’amava: si angusti!
ma che non sia inasprito l’affanno,
ché scende un po’ di neve
a mostrar ch’essa non era inganno.
il mio cuore ch’or vive come pieve
sta in quiete a sperare ‘l virgulto
che s’avvicina in modo lieve.
all’ improvviso è lui. un sussulto!
il cuore trema fiorendo un germoglio
sotto un sasso che lo rendeva occulto;
la solida terra che da sempre vive
si spacca inerme alla forza della vite
che con gran vigore s’innalza al cielo
senza più paura del luogo nero.
gioisco con te mia piccola fanciulla
di questo caldo che verrà che vivremo per sempre insieme
e sempre crescerà il fiore che vi è nato dalla pianta
ch’abbiam piantato con tanta umiltà
l’annaffieremo giorno e notte con le lacrime d’ardore
e quelle di dolore così che cresca sana e senza falsità
e no che non siam soli perché quando tu vorrai io vorrò
e voleremo insieme all’aldilà che tanto in alto sta
ma la pianta ch’è piantata nella terra quaggiù è cresciuta tanto di più
ché la vita profana e quella sacra non son separate
che da una nuvola blu ch’ha dentro un divino oceano
che la vita ci mostra e ogni tanto fa piovere sulla crosta
bagnando con generosità le radici della vita nostra.